La stampa per i Greci in Italia

di Kleopatra Kyrtata

La stampa in greco ebbe inizio già nel periodo incunabolistico, con il primo libro interamente stampato in caratteri greci edito nel 1476. Il mercato di queste prime edizioni era animato specialmente dai circoli umanistici italiani e rispondeva alla crescente domanda di apprendimento delle lingue classiche. Alcune delle opere più celebri della letteratura greca e bizantina passarono dunque sotto il torchio per la prima volta tra la fine del XV e l’inizio del secolo successivo. Gli studiosi greci giunti in Italia in quel periodo contribuirono in larga misura a tale produzione, senza che sfuggisse loro l’importanza che il mezzo tipografico poteva rivestire anche per i Greci stessi, per il contributo alla loro istruzione e, in ultima istanza, alla lotta per la libertà, come si vedrà più oltre. Fu così per studiosi attivi nell’Italia del primo Cinquecento quali Marco Musuro, Zaccaria Calliergi e Nicolò Sofiano, come anche per Adamantios Korais, figura di spicco dell’Illuminismo greco nella Francia del primo Ottocento.

Occorre infatti tenere a mente che gli esordi della stampa europea coincisero con la caduta di Costantinopoli nel 1453, seguita da quattro secolo di dominio ottomano sulla maggior parte dei territori un tempo parte dell’impero bizantino. A causa delle condizioni politiche, religiose e sociali di queste regioni, i libri stampati si affermarono lentamente. Si consideri, da un lato, la realtà culturale e finanziaria di una società meno monetizzata e volta ai commerci rispetto al contesto occidentale. Dall’altro, l’intrinseca diffidenza nei confronti di testi prodotti nell’alveo di comunità cattoliche e protestanti, con il timore di interpolazioni dei testi originali e soprattutto dei principi cardine della fede ortodossa. I manoscritti rimasero dunque ampiamente in uso fino al XIX secolo, sovente accanto ai libri stampati. Al tempo stesso, i tentativi di fondare tipografie nei territori ellenofoni prima della creazione del moderno Stato greco furono sparuti, perseguendo specifici obiettivi politici, religiosi ed educativi, piuttosto che fini strettamente commerciali.
Fu così che la domanda di libri stampati per Greci, dall’inizio e per oltre tre secoli, fu soddisfatta da tipografie poste al di fuori dei confini dell’odierna Grecia, principalmente in Italia, e in particolare a Venezia.
Oltre a essere un importante centro dell’arte tipografica, la città lagunare intratteneva forti legami con i territori di lingua greca; aree come Creta, Cipro e alcune isole dell’Egeo rimasero a lungo sotto il suo controllo. Nonostante le difficoltà pratiche che impedivano una circolazione su larga scala delle edizioni a stampa, diverse copie finirono in mani greche, poco dopo la loro produzione o molto più tardi. Molte sono oggi conservate in biblioteche storiche, accademiche e monastiche sparse per tutta la Grecia. [...]

 

Printing for Greeks in Italy


Greek printing dates back to the incunabula period, with the first book fully printed in Greek type documented in 1476. Predominately, these early Greek editions were sold within the humanist circles in Italy and corresponded to the growing demand for classical education. Some of the most famous works of Ancient Greek and Byzantine literature were thus first printed in the late 15th and early 16th century. Greek scholars in the early 16th century – such as Marcus Musurus, Zacharias Callierges and Nikolaos Sophianos – who had found their way to Italy contributed to this production, but they also realised the importance of printing for the Greeks themselves, for its contribution to education and, ultimately, to the fight for freedom, as is the case for Adamantios Korais, a prevalent figure of the Modern Greek Enlightenment in early 19th century France.

It is important to note that the beginning of printing in Europe coincides with the fall of Constantinople in 1453 and a 400-year period of Ottoman rule in most of the former Byzantine Empire. In these areas, due to the political, religious and social conditions, the popularity of printed books advanced slowly. On the one hand, the cultural and financial reality of a less monetised and commercial society should be taken into account. On the other, the inherent suspicion of Greek communities against printed books ought to be recognised both in fear of contamination of the original texts and of the Orthodox beliefs, especially in books produced in Catholic and Protestant communities. Manuscripts remained in wide use, often side by side with printed books, as recently as the 19th century. At the same time, attempts to establish printing houses in Greek-speaking areas before the creation of the modern Greek state remained scarce and were the product of specific political, religious or educational goals, rather than commercial motives.
Demand for printed books for Greeks, from the beginning and for over 300 years, was satisfied by production outside the borders of modern-day Greece, primarily in Italy, and especially in Venice. Not only a major printing centre in general, Venice also had strong connections with Greek-speaking territories, with areas such as Crete, Cyprus and some Aegean islands remaining for long periods under its rule. Despite the practical difficulties that prevented a large-scale circulation of these books, many of them found their way into Greek hands, shortly after their production or even much later. Many are preserved today in historic, academic and monastic libraries all over Greece. [...]


Il saggio prosegue nel catalogo: ALPHA BETA Apprendere il greco in Italia (1360 - 1860), stampato dall'editore Scalpendi. È possibile acquistarlo presso le librerie e presso Bottega Brera, il design and bookshop accessibile direttamente dal cortile d’onore del Palazzo di Brera, via Brera 28, Milano. 
The essay continues in the catalogue: ALPHA BETA Learning Greek in Italy (1360 - 1860), printed by the publisher Scalpendi. It can be purchased at bookshops and at Bottega Brera, the design and bookshop accessible directly from the main courtyard of the Palazzo di Brera, via Brera 28, Milan.