Prologo

Non è un caso che la filosofia occidentale si sia sviluppata in Grecia. La nostra capacità di astrazione è determinata, in gran parte, dalla lingua che parliamo e il greco è una lingua formidabile: elegante, precisa, creativa. Altro suo tratto distintivo, tuttavia, è la complessità, non solo per l’utilizzo di un proprio alfabeto. Nel suo labirinto di accenti, regole ed eccezioni, è infatti molto facile perdersi. Come vedremo nella mostra, lo studio del greco in Italia ha una tradizione unica per continuità e capillarità. A prescindere dalla passione, dalle capacità individuali e dai risultati, generazioni di studenti hanno faticato sui libri e tutti, di tanto in tanto, si sono concessi qualche momento di distrazione. Esattamente come oggi.

It is no coincidence that Western philosophy saw the light in Greece. Our ability to develop abstractions is largely determined by the language we speak, and Greek is a formidable language: elegant, precise, creative. Another distinctive trait is its complexity. Not only does it use a different alphabet, but it is far too easy to get lost in its labyrinth of accents, rules, and exceptions. As we will see during this exhibition, the study of Greek in Italy has a unique tradition in terms of continuity and dissemination. Regardless of the individuals’ passion, capabilities, and performance, students over the centuries have struggled with Greek, and all, just like today, have indulged in occasional moments of distraction.